Autore: Stephen Turnbull
Traduttore: Mauro Pascolat
Illustratore: Wayne Reynolds
Curatore: Maurizio Pagliano
Collana: BAM, Biblioteca d’arte militare, Guerrieri, n. 102, ottobre 2014
Uomini
sfuggenti, specialisti in operazioni belliche clandestine e nelle azioni di
guerriglia, i ninja furono altresì abili spie, esperti di arti marziali e
spietati sicari prezzolati che costituirono una delle più potenti, temute e, a
causa le loro umili origini sociali, detestate organizzazioni militari del
Giappone medievale. Attivi nel Paese fin dai secoli IX e X, quando ebbero
inizio le sanguinose lotte per il potere che caratterizzarono secoli di storia
del Sol Levante, fino alla metà del XVII secolo furono di volta in volta al
soldo dei daimyo (signori della guerra o feudali) con l’incarico di portare a
termine le missioni più “sgradite” al samurai tradizionale in quanto leale ai
princìpi morali del bushido, il suo rigido codice d’onore. Circondata sino ai giorni
nostri da un’aura di mistero e soprattutto da una fama che – alimentata
dall’immaginario popolare e da una mitologia fuorviante – gli ha attribuito
facoltà magiche e virtù sovrumane (come la presunta capacità di volare), la
figura dello shinobi – com’era altrimenti noto – ci viene qui restituita in modo
realistico e sulla scorta di fonti autorevoli (fra cui il Bansenshukai ): l’evidenza
storica su cui si basa questo libro ci presenta un combattente e un agente
segreto preparato nell’uso delle armi, in particolare quelle più sofisticate e
tipiche degli “uomini in nero”, ma addestrato anche all’impiego di esplosivi e
alle tecniche di sopravvivenza, conoscitore dei veleni (spesso utili per
l’eliminazione dell’avversario) e fin dall’infanzia educato a un visione della
vita per cui si giudicava “l’accettazione incondizionata dell’uso del pugnale
nell’oscurità come attività del tutto legittima”. Con il supporto di un
apparato iconografico che comprende tavole a colori, riproduzioni di materiali
contenuti nelle originali cronache riguardanti i ninja, fino alle foto delle
rievocazioni storiche che ogni anno si tengono nei luoghi legati alla loro
tradizione, il volume offre un prezioso quadro della vita e delle gesta dei
guerrieri-ombra, descrivendone i luoghi di origine, le successive fasi della
formazione, soffermandosi inoltre sulla loro peculiare psicologia, senza
tralasciare i maggiori fatti d’armi nei quali si distinsero, le complesse
modalità operative sul campo, con un’analisi finale dell’Autore sul confine tra
la leggenda creatasi intorno a questi presunti supereroi e la realtà fattuale
che ne evidenzia invece la precisa contestualità storica.